“Con lo zucchero filato in mano mi sono seduta su una panchina di un circo retrò……
Quale posto migliore per sognare?
Con il fiato sospeso ho seguito l’acrobata sul filo, ho guardato le trapeziste volteggiare senza paura, ho riso quando il nanetto ha fatto lo sberleffo al clown e ho respirato l’immaginazione, l’emozione, il fantastico, la famiglia.
Finito lo spettacolo fra le vecchie giostre mi è sembrato di vedere i cavalli di legno che correvano liberi.
Quella libertà che ogni sera i circensi si conquistano con i nostri sorrisi.”